Vita da Consigliere Comunale

Nicola Fracassi racconta il Consiglio comunale del 27 Luglio 2015  o “l’approvazione del bilancio preventivo 2015”

Si avete letto bene, “preventivo”. Significa che a fine luglio andiamo a prevedere come sarà l’anno delle casse del comune, dei servizi pubblici,  delle tasche dei contribuenti. Considerato che sul tavolo del consiglio ci è stato fatto trovare anche il consuntivo dell’anno dopo 7 mesi di gestione, diciamo che è un po’ paradossale chiamarlo “preventivo”. L’assessore Leoni, a cui va la mia ammirazione per il solo fatto che districarsi in una giungla di arzigogoli e di commi è davvero un’impresa improba, ci ha spiegato che la causa di ciò è dovuta ad una nuova contabilità che è stata introdotta quest’anno e che ha portato a ritardi da parte degli uffici. Ma l’impegno dell’assessore è stato quello di partire col bilancio 2016 già da settembre per essere pronti in primavera. L’arguto Baldi ha fatto notare che anche lo scorso anno fu preso un simile impegno…. Insomma, si starà a vedere. Certo è che discutere del bilancio preventivo del 2015 il 27 di luglio non si può vedere. E peccato anche per l’assenza dei consiglieri Pedercini, Semeraro, Franco nelle file dell’opposizione e di Marchica e Sofia nella maggioranza. Solo in pochi superstiti a difendere il fortino comunale!

Comunque, fatte queste premesse, posso dirvi che, come ho anche detto in consiglio, la discussione della serata è stata anche interessante e mi dispiace che non sia avvenuta prima. Abbiamo votato no al bilancio perché decidere se l’aumento di una tassa o di una retta sia giusto o no non è una cosa fattibile in maniera seria se non si ha una visione complessiva dello stato delle finanze, di quanti soldi ci sono da spendere e di come si spendono. Non tanto perché è aumentata la tasi o perché sono cresciute le rette delle mense scolastiche, ma perché non sappiamo se quella era l’unica scelta possibile. E mettere a disposizione 10 giorni per capirlo è quasi inutile. Leggersi migliaia di pagine in cosi poco tempo per poi sentirsi dire che gli equilibri di bilancio sono quelli e che quindi non si può cambiare nulla è quasi inutile. Il bilancio dovrebbe essere il frutto di decisioni prese dalla maggioranza, certamente, ma al termine di un percorso condiviso in cui le opposizioni possono dare un contributo vero. Altrimenti si ripercorre il solito cliché, la maggioranza decide, l’opposizione la critica per questo o quell’aumento per poter dire ai propri elettori “visto che bravi, li abbiamo criticati” ma senza avere la possibilità di contribuire realmente. Il movimento 5 stelle ad esempio aveva presentato un emendamento (frutto probabilmente di un’indicazione nazionale) che è stato bocciato ma magari poteva essere un’idea interessante se fosse stato discusso prima. Oppure  lo stesso Leoni ha dichiarato “iniqua” la tasi ma si sarebbe potuto lavorare per tenerla più bassa possibile lavorando su altre tasse meno “patrimoniali”. Oppure si sarebbe potuto, come abbiamo proposto, lavorare per ridurre l’evasione predisponendo i modelli imu e altri precompilati oppure rivedere il trasporto urbano non solo nell’ottica “lo tengo o non lo tengo” ma magari analizzandolo per capire se con lo stesso budget o con una visione diversa (ad esempio il servizio a chiamata) si sarebbe potuto offrire un servizio migliore a costi inferiori. Sono solo idee ma di certo tutto ciò non è stato fatto è questo ci dispiace molto.

Nel nostro piccolo abbiamo provato, come avete visto, a mettere a disposizione dei cittadini sul nostro sito i documenti ma le risposte che ci sono giunte sono state quelle di gente che, di fronte a cifre e numeri incomprensibili, ci ha solo manifestato il proprio senso di impotenza di fronte alla burocrazia.

 

Il consigliere Riva si è astenuto dicendo che la sua astensione vuole essere uno stimolo a fare meglio. Questo ci fa pensare che forse questa condivisione non ci sia stata nemmeno all’interno della maggioranza e che molti consiglieri abbiano visto il bilancio solo dopo che è stato definito dalla giunta. Peccato. Senza la pretesa di arrivare al bilancio partecipato fin da subito, almeno un po di condivisione con i consiglieri e con la città sulle scelte prima di prenderle sarebbe stato un interessante approccio, specie in periodi difficili come questo in cui a volte le decisioni da prendere non sono facili.

 

Ciò detto sulla mancata partecipazione, punto per noi cruciale ancora più del ritardo con cui è stato presentato il bilancio, ecco alcuni aneddoti sulla serata.

 

  • Prima nota riguarda la complessità del bilancio. Mi rendo conto che spiegare come funziona una macchina comunale da decine di milioni di euro non sia semplice ma…. Ci riescono aziende da centinaia di milioni. Perché non può provarci la pubblica amministrazione? Basterebbero poche pagine per spiegare in riassunto i costi con le principali voci di spesa ed i ricavi attesi. Ho fatto notare questa cosa in uno dei miei interventi e come risposta, una persona molto ben informata dei fatti ma che preferisco tenere anonima, mi ha detto che forse a volte si vuole che i numeri restino poco comprensibili… Ovviamente non solo a livello comunale ma anche e soprattutto molto più su.mresto dell’idea che se si volessero rendere più chiari i numeri a livello comunale gli strumenti ci sarebbero.
  • Interventi di Baldi sempre pungenti. Però quando ha provato a dirmi che nel bilancio non ci sono voci di costo legate al cimitero non mi frega! 😉 i costi del cimitero ci sono eccome. Solo che siccome la spesa è stata approvata , sull’anno in corso si vedono solo i soldi che si pensa di spendere nell’anno. Ma se si decidessero a fare modifiche sull’opera, i risparmi che se ne otterrebbero sarebbero fondi da investire in altre opere.
  • Interventi di Poma sempre un mix di filosofia e di proposte concrete che però non capisco se vengono portate avanti anche in maggioranza oppure no. E comunque direi, se così fosse, che restano spesso inascoltati.
  • Una nota per quanto riguarda il centro sportivo. Nel bilancio si è preferito concentrare l’attenzione sul completamento della Spa lasciando la nuova palestra a data da definirsi. La motivazione, resa pubblica anche dell’assessore, è che bisogna dare modo all’operatore di guadagnare per stare in piedi e poi successivamente si potrà pensare alla palestra. Io personalmente non sono d’accordo. Capisco che non bisogni ostacolare anzi, sia necessario favorire se possibile, l’attività privata all’interno del nuovo centro sportivo ma il centro è in primo luogo da dedicare allo sport pubblico. La nuova palestra è necessaria per centinaia di ragazzi che la userebbero per sport di squadra che forse non darebbero lo stesso risultato economico di una spa ma penso sia almeno altrettanto (se non più) importante. Forse si sarebbe potuto, insieme al via libera al completamento della Spa, imporre una tempistica chiara circa il completamento della palestra, imponendo delle sanzioni in caso contrario. Altrimenti, una volta completata la Spa, che interesse potrebbe avere l’operatore a completare una palestra da cui non otterrebbe particolari risultati economici?
  • Infine vorrei citare due frasi, una dell’assessore Leoni e una di Mandelli. Frasi significative e pubbliche e che speriamo non restino solo slogan:
  • Dice Leoni (spero di averlo trascritto giusto ma nel caso ci sono le registrazioni del consiglio)

“Io credo che il territorio usato come cassa per fare investimenti non sia più la strada.  Se vogliamo investire possiamo accendere dei mutui.  Abbiamo 33 milioni di capacità teorica di contrarre mutui. Va fatta una pianificazione corretta e vanno fatti investimenti senza consumare altro territorio.”

Dice Mandelli:

“auspico da settembre di ripartire dalla revisione del pgt, del pgtu, rivedere il piano dell’offerta formativa, per creare il nuovo bilancio. Bisogna definire un’agenda, un programma di lavoro condiviso.”

 

Sperem!

 

Chiuso il capitolo bilancio, ricarichiamo le pile per un settembre intenso, almeno dalle premesse. Buone vacanze a tutti.

 

Nicola e la Lista Civica Insieme per Gorgonzola